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L’ora solare in Turchia entrerà in vigore l’8 Novembre, ovvero il fine settimana successivo a quello delle prossime elezioni politiche che si terranno l’1 novembre prossimo.

La decisione, presa dal consiglio dei Ministri, è stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale pochi giorni fa ed è motivata proprio dalle prossime elezioni. Il passaggio all’ora invernale, infatti, toglierebbe un’ora di luce facendo calare anticipatamente la notte e inducendo così, secondo le motivazioni, molti elettori a non recarsi alle urne (aperte dalle 9.00 alle 18.00) a causa del buio anticipato.

I precedenti

La medesima decisione fu presa anche un paio d’anni fa, ma riguardò il passaggio dall’ora solare a quella legale. La motivazione, allora, fu che in quel periodo si sarebbero tenuti i test di ammissione all’università ed il Governo, presieduto dall’allora primo ministro Recep Tayyip Erdoğan, decise di posticipare il cambio dell’ora per non creare difficoltà agli studenti, che sarebbero potuti incorrere in difficoltà a causa della riduzione dell’orario di sonno.

Gli impatti sulla vita quotidiana

Questa mattina, tutti si sono trovati a far fronte al cambio dell’ora. Telefoni e computer, seguendo la regola mondiale, hanno aggiornato l’orario, ignari della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Per cercare di ridurre la confusione, i quotidiani si sono affrettati ieri a spiegare come aggiornare date ed ore al proprio dispositivo; Bügün, ad esempio, ha realizzato una guida dettagliata su come modificare pc e cellulari.

Fuso orario Italia: +2 ore

Il fuso orario tra Turchia ed Italia è di 1 ora, ovvero se in Turchia sono le 8.00 in Italia sono le 7. Con il mancato adeguamento, il fuso orario sale a 2 ore. Se in Turchia sono le 8, in Italia sono le 6.

Economia: più consumi elettrici, maggiori costi di produzione, minore produttività

Sebbene approfonditi da pochi, il posticipo del cambio dell’ora avrà degli impatti anche sugli indici di produttività e sui costi di produzione, su due fronti: quello energetico e quello organizzativo.

Sul fronte energetico è alquanto palese e insito nelle motivazioni di adozione del cambio dell’ora. Il sistema, infatti, si basa sulla ottimizzazione degli orari di luce in modo tale da massimizzarle e ottenere, così, una riduzione dei consumi elettrici. L’adozione dell’ora legale nel periodo estivo, secondo la società di distribuzione italiana Terna, in Italia ha permesso un risparmio di 300 milioni di euro in bolletta nel solo triennio 2004 – 2007.

Relativamente alla produzione, il mancato cambio di orario costringe le aziende a “riprogrammare” l’avviamento degli impianti che, basati molto spesso su sistemi informativi soggetti ad aggiornamento dell’ora, si avvieranno con un’ora di anticipo rispetto all’orario locale.

Sul fronte organizzativo, e forse meno palese, la gestione del business, in particolare per le aziende che lavorano con import/export che si troveranno costrette, per due settimane, a mantenere in piedi due diversi “orologi”. Il primo, rivolto all’estero che ha adottato il cambio dell’ora a partire da oggi. Il secondo verso l’interno che, invece, continuerà a misurare il tempo con l’orario estivo.

Pertanto, come detto precedentemente sugli impatti di fuso orario, la programmazione delle attività lavorative dovrà necessariamente allungare di 1 ora il fuso orario con i paesi con cui si relaziona, creando inevitabilmente 1 ora di lavoro aggiuntiva e riducendo la marginalità.

Impatti che, seppur minimi a livello singolo, avranno un serio impatto una volta aggregati a livello macro sia nel calcolo dell’indice di produttività, sia di prodotto interno lordo del mese di ottobre e di novembre.

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  • ore 10.35 ora legale Turchia
  • ore 9.35 ora solare Turchia
  • ore 8.35 ora solare Italia