SPID e AIRE: eppur si muove
Fonte foto: PC Professionale

Qualche settimana fa Il Nuovo Levantino aveva segnalato la difficoltà che gli italiani all’estero hanno nella richiesta delle credenziali per lo SPID, Servizio Pubblico di Identificazione Digitale che consente di accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione, e dei privati che aderiscono alla piattaforma, con un unico account. L’articolo è stato ripreso anche da AISE, l’agenzia italiana di stampa estera.

Avevamo, inoltre, segnalato il problema ad alcuni parlamentari e persone vicine all’AGID (Agenzia Italiana per il Digitale), interessando alla questione anche Michele Schiavone, Segretario Generale del CGIE (Comitato Generale degli Italiani all’estero), che si è subito attivato nei confronti del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

A seguito di questo, La Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e Politiche della Farnesina ha effettuato una verifica sull’attuale stato di servizio evidenziando gli operatori che ad oggi riescono ad attivare lo SPID per i residenti all’estero (vai alla nota della Farnesina), evidenziando che, ad oggi, sono 3 gli operatori che non si limitano a utenze telefoniche nazionali o domicilio in Italia e solo uno di questi (SIELTEID) accetta sia un domicilio e un recapito telefonico estero, sia una forma di riconoscimento via webcam.

La Direzione Generale degli Italiani all’Estero e delle Politiche Migratorie della Farnesina ci ha fatto sapere che il direttore generale dott. Vignali ha interessato immediatamente Diego Piacentini, Commissario Straordinario per l’Attuazione dell’Agenda Digitale a cui riporta l’AGID affinché vengano rimossi tutti gli ostacoli in essere per gli Italiani all’Estero.

Molti operatori, infatti, offrono un sistema di riconoscimento tramite Carta Nazionale dei Servizi e Carta d’identià Elettronica, entrambi non ottenibili dai non residenti poiché iscritti AIRE. La prima poiché l’iscrizione AIRE esclude dal Sistema Sanitario Nazionale e, di conseguenza, non è possibile essere titolari di una tessera sanitaria. La seconda poiché l’anagrafe degli italiani all’estero non è integrata all’Indice Nazionale delle Anagrafi (Qui la FAQ sul sito governativo Linea Amica).

Nel frattempo, comunque, sono state aggiornate le FAQ del sito di AGID che ora elencano con precisione gli operatori e le modalità di riconoscimento alla voce “Può avere SPID anche un cittadino italiano residente all’estero?”, rendendo maggiormente chiaro quali operatori erogano il servizio e a quali condizioni.

Il problema non è ancora completamente risolto, ma siamo sulla buona strada. Ora tocca all’AGID intervenire laddova ancora sussistono vincoli ed ostacoli. Per conto nostro terremo monitorata la situazione.