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La notizia dell’ordine di evacuazione data da Pentagono ai familiari dei militari americani impegnati in Turchia ha generato uno stato di preoccupazione nella comunità Italiana. Alcuni genitori, a causa di questa notizia, hanno ritirato i loro bambini dalle scuole per timore di possibili attacchi, domandandosi ci fosse un pericolo anche per la comunità italiana. Uno stato di preoccupazione comprensibile, alla luce dei recenti attentati che hanno interessato il paese ma che, tuttavia, spesso è accentuato da una narrazione errata da parte degli organi di informazione.

E’ necessaria, quindi, un po’ di chiarezza. L’ordine di evacuazione emesso dal Pentagono è limitato ai familiari del personale militare e quello civile e non interessa tutte le forze presenti nel territorio turco, ma solo quelle di stanza ad Adana, Incirilk, Izmir e Muğla, mentre non interessa, ad esempio, quelli di Istanbul e Ankara.

Contrariamente a quanto scritto dai media Italiani, abbiamo avuto modo di appurare con fonti diplomatiche che l’ordine di evacuazione è stato emesso verso i soli familiari dei dipendenti del ministero della difesa americano per un dichiarato “eccesso di cautela” e non in risposta a specifiche minacce. Negli stessi giorni, infatti, il presidente turco Erdoğan era in visita negli Stati Uniti per incontrare il presidente Obama e discutere anche sulla questione siriana.

L’invito da parte del Ministero degli Esteri Americano di ridurre i viaggi in Turchia non è poi cosa nuova. Il più recente appello è l’ennesimo di una serie che si sussegue ormai dall’estate scorsa, quando sono iniziate le operazioni del governo turco contro l’organizzazione terroristica del PKK.

Per quanto riguarda gli Italiani in Turchia, il Consolato d’Italia a Izmir ci conferma che al momento non esistono minacce specifiche e che quanto disposto dal Pentangono non comporta nessun automatismo nei confronti del nostro paese e della nostra comunità. Qualora infatti esistessero pericoli per gli italiani, la Farnesina, tramite l’Ambasciata ed i Consolati, avrebbe immediatamente avvisato i connazionali attraverso i soliti canali (sms – email) come avvenuto in precedenti occasioni.

“La difficoltà dei giorni che stiamo vivendo, che non riguarda solo la Turchia, come tristemente noto dai fatti di cronaca – ci ha spiegato Luigi Iannuzzi, Console d’Italia a Izmir – deve certamente invitare ad una maggiore cautela. Nell’impossibilità di prevedere purtroppo tragici eventi come quelli che hanno colpito anche l’Europa, raccomandiamo ancora una volta l’adozione di tutte le misure di precauzione raccomandate sul sito Viaggiare Sicuri del MAECI, dove eventuali aggiornamenti sulla situazione di sicurezza del Paese, sulla base delle informazioni da noi raccolte, sono sempre tempestivamente riportati. Le Istituzioni italiane in Turchia lavorano ogni giorno per garantire, nel miglior modo possibile, la tutela dei connazionali”.

Per eventuali necessità o informazioni, è possibile contattare il Comites di Izmir.

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