La partecipazione diretta ai processi organizzativi dello stato non è una novità in Turchia. Già per il disegno della nuova Costituzione, infatti, sono stati organizzati meeting volti a raccogliere spunti, suggerimenti e desideri da parte di gruppi di cittadini rappresentativi della società civile e alla costituente viene dato il compito di tradurli in proposte normative.

Ciò che contraddistingue la realizzazione del Piano di Sviluppo Regionale 2014-2023 è la portata organizzativa, il numero di cittadini coinvolti e la granularità di analisi e pianificazione in corso in questi mesi. Voluto dalla Società per lo Sviluppo di Imzir (IZKA) a fine del 2012, il progetto di pianificazione collettiva vede il coinvolgimento di università, istituzioni e cittadini chiamati, ciascuno per il proprio ambito di competenza, a dare il proprio contributo per la realizzazione di un piano decennale il cui intento è quello di dare alla città un percorso strategico e operativo per incrementare la qualità della vita dal punto di vista sociale ed economico.

Piano di lavoro del processo di pianificazione

Il processo, iniziato con le fasi di progettazione e organizzazione dei lavori a Novembre 2012, ora si trova nel pieno della fase di pianificazione. L’obiettivo non è, infatti, solo quello di arrivare ad un piano strategico, ma di declinarlo anche in programmi attuativi puntuali. L’intero piano è stato organizzato per aree tematiche e geografiche. Sono state identificate 12 aree tematiche (tra cui innovazione, industri, turismo, agricoltura, salute, educazione, ecc.) su cui si determinano le linee guida del piano generale. Per ciascun comune dell’area, sulla base di analisi della situazione, vengono definiti programmi di sviluppo specifici. Il tutto, quindi, è aggregato all’interno del piano regionale.

Il coinvolgimento della cittadinanza è stato attuato attraverso una campagna di direct contact che ha coinvolto 110.000 cittadini via SMS e di Istant Voice Response. Di questi 6.000 hanno risposto e 1.029 si sono detti favorevoli a partecipare. 500 persone, infine, sono state coinvolte in un workshop partecipativo tenutosi il 12 maggio dove è stato chiesto loro di immaginare Izmir e la regione EGE nel 2023.  I partecipanti, selezionati per ottenere un campione rappresentativo della società, sono stati organizzati in tavoli di lavoro e a ciascun tavolo è stato assegnato un moderatore con il compito di moderare la discussione e verbalizzare i suggerimenti emersi. Per agevolare il processo decisionale e offrire spunti di riflessione, all’inizio della sessione è stata presentata una sintesi dell’analisi della situazione economica e sociale della città e dell’area egeo.

La chiusura del piano è prevista agli inizi del quarto trimestre per entrare in esecuzione nel primo trimestre 2014.

3 Commenti

  1. […] La creazione del Sosyal Yasam Kampusu, quindi, intende fornire una prima risposta all’esigenza di potenziamento dei servizi assistenziali e alla possibilità di creare una offerta attraente per le fasce più giovani della società. Sicuramente non è sufficiente, poiché i problemi come abbiamo visto interessano anche l’ambito economico. Su questo aspetto già il Piano di Sviluppo 2010-2013 aveva dato un impulso di cambiamento incentivando il settore dei servizi avanzati. Ora attendiamo le nuove linee che usciranno dal Piano di Sviluppo decennale della Regione. […]

  2. […] La creazione del Sosyal Yasam Kampusu, quindi, intende fornire una prima risposta all’esigenza di potenziamento dei servizi assistenziali e alla possibilità di creare una offerta attraente per le fasce più giovani della società. Sicuramente non è sufficiente, poiché i problemi come abbiamo visto interessano anche l’ambito economico. Su questo aspetto già il Piano di Sviluppo 2010-2013 aveva dato un impulso di cambiamento incentivando il settore dei servizi avanzati. Ora attendiamo le nuove linee che usciranno dal Piano di Sviluppo decennale della Regione. […]

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