Consolato greco

Nonostante la crisi finanziaria che sta passando la Grecia, il Governo Tsipras ha deciso di finanziare la ristrutturazione del Consolato Generale di Grecia a Smirne che entro 400 giorni sarà completato e dovrebbe tornare operativo.

La notizia non sarebbe delle più interessanti se non fosse per il fatto che l’edificio, collocato sul Kordon ad Alsancak, nel 2012 era stato inserito nella lista dei beni del Governo Greco tra le trenta proprietà da vendere il prima possibile e che tra i possibili acquirenti ci fosse proprio la Turchia. La notizia, successivamente, non ebbe più seguito e  l’edificio restò inutilizzato.

Tsipras, tuttavia, sembra aver deciso che la presenza della Grecia a Smirne debba essere mantenuta nella sua stessa sede. L’edificio, risalente al 1800, è tra le poche testimonianze di come Smirne si doveva presentare ai propri visitatori prima dell’incendio del 1922 e della successiva “speculazione edilizia” che interessò la città a partire dagli anni 50 e con cui gradualmente si sono abbattuti gli storici edifici per far spazio a più moderne costruzioni.

La Smirne dentro Izmir

La moderna Izmir ancora oggi nasconde i resti della precedente Perla dell’Egeo, quasi tutte costruzioni risalenti al diciannovesimo secolo che per molti anni sono stati abbandonati ma che, gradualmente, vengono recuperati.

Gli edifici si trovano spesso in condizioni fatiscenti e richiedono pesanti lavori di ristrutturazione, sia per assicurarne la stabilità strutturale sia, chiaramente, per l’adeguamento degli impianti elettrici ed idraulici. Se da un lato lo stesso Comune metropolitano sta attuando una politica di recupero di questi edifici, dall’altro sembra esserci un interesse crescente anche da parte di privati, sia per ragioni commerciali, sia abitative.

Nel distretto di Bornova, ad esempio, molti edifici levantini sono stati recuperati per la creazione di ristoranti e musei. A Konak, nei pressi della moschea Salepçioğlu Hacı, invece, le costruzioni greco-ottomane ottocentesche sembra stiano attraendo molti stranieri, tanto che se fino ad un paio di anni fa era possibile acquistare una casa da ristrutturare a 80.000 TL, oggi il valore di quella zona si aggira attorno alle 200.000 TL. Nel centro di Alsancak, per alcuni edifici di trecento metri quadri, si inizia a parlare di qualche milione di Lire Turche, in particolare se è già stato precedentemente ristrutturato.

A tal proposito va detto che, sebbene non esistano veri e propri incentivi statali a tali operazioni – dovuto anche a una differente organizzazione della contribuzione fiscale – , le banche offrono crediti agevolati per le ristrutturazioni.