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Il blackout che ieri ha colpito la Turchia passerà alla storia tra gli eventi catastrofici. Sebbene molti quotidiani e media ricordino che un evento simile accadde quindici anni fa in occasione del terremoto di Istanbul, quando l’elettricità manco per 5 ore, l’unicità del blackout di ieri sta proprio nell’estensione del fenomeno che ha colpito tutto il territorio, da est a ovest, da nord a sud.

Quando alle 10.36 le luci hanno iniziato a spegnersi, sembrava un normale taglio di elettricità dovuto a lavori di manutenzione. Tanto che la società Gediz Elektrik che gestisce la distribuzione di Izmir, aveva pianificato e comunicato un taglio di energia in alcuni distretti della città. Lo shock è iniziato quando le linee metropolitane ad Izmir e a Istanbul si sono fermate improvvisamente all’interno dei tunnel, costringendo i passeggeri a scendere e percorrere a piedi le gallerie fino alla più vicina stazione.

Twitter ha iniziato ad essere inondato di segnalazioni da Izmir, Istanbul, Ankara, Edirne, Bursa e man mano che passavano i minuti, aumentava il numero di segnalazioni portando l’hashtag #BuradaElektrikYok (qui non c’è elettricità) ad entrare nei trend topic (gli argomenti più popolari) del mondo, conquistando in breve tempo la prima posizione.

E’ iniziato tutto a Izmir

Per molte ore non si è saputo nulla sui motivi del blackout che continuava ad estendersi a macchia d’olio. Il Premier Ahment Davuoğlu non escludeva alcuna pista, nemmeno quella terroristica. Successivamente, però, il Ministro dell’Energia Yıldız, durante una intervista, ha dichiarato che la causa sembrava provenire da una centrale di Izmir. Bloccatasi la centrale, si è scatenato un effetto domino che ha fatto spegnere progressivamente le centrali ad essa collegata. Sui motivi del blocco iniziale, non ci sono ancora informazioni certe, anche se l’ipotesi più accreditata sembra essere quella di un glitch (leggi su wikipedia: glitch), come successe durante il blackout del 2003 in Italia.

L’impatto economico

Ovviamente il problema principale è stato per l’industria. Sebbene molte fossero dotate di generatori autonomi, che alimentavano I sistemi elettrici principali (luci, pc), il blackout ha bloccato molti impianti di produzione e servizi commerciali.

Sembra che a Manisa la situazione sia stata risolta in breve tempo portando a regime elevato di produzione la centrale geotermica, ma in altre parti del paese è andata così bene. Secondo quanto dichiarato al quotidiano turco Posta dal Presidente della Camera di Commercio di Ankara, il danno economico è stimabile in 100.000 dollari ogni ora di blackout per un totale di 1 milione di dollari (circa 2,6 milioni di lire Turche).

Probabilmente dovremo aspettare ancora qualche giorno prima di poter avere il conto finale.

Aggiornamento [2 Aprile 2015]: secondo quanto riportato dal quotidiano Hurriyet Daily News, il costo del blackout è ancora incerto ma varierebbe da un minimo di 700 milioni di dollari ai 2,2 – 2,3 milioni di dollari.

I problemi quotidiani

Oltre all’industria, anche la vita quotidiana si è fermata. Come detto i sistemi di trasporto ad energia elettrica (Metropolitane e Tram) si sono fermati, costringendo i passeggeri ad veloci evacuazioni dei vagoni. Gli ospedali, grazie alla presenza di sistemi di generazione, hanno limitato I possibili danni ai pazienti.

Il problema maggiore è che al taglio dell’elettricità, si è aggiunta l’interruzione dell’acqua. Infatti molti appartamenti utilizzano cisterne dotate di pompa elettrica. Con il taglio dell’energia, le pompe hanno smesso di funzionare impedendo l’erogazione di acqua per tutta la durata del blackout.

Altro problema i sistemi di comunicazione. Oltre ad isolare I telefoni fissi, l’impatto è stato anche sulla telefonia mobile, in particolare a causa della durata delle batterie dei telefoni cellulari.

L’ironia su Twitter

Il Blackout ha fatto tornare alla mente il periodo delle elezioni amministrative del 2014 quando, durante lo spoglio, molte sezioni (nelle quali si sospettavano brogli) furono colpite da un blackout durante le operazioni di scrutinio. All’epoca il Ministro dell’Energia in una dichiarazione pubblica sostenne che la causa erano alcuni gatti che si sarebbero introdotti all’interno dei generatori (trafo) daneggiandoli e causando l’interruzione di elettricità.

Il blackout ha subito scatenato l’ironia generale dei turchi:

I gatti dei generatori fanno le prove prima delle elezioni (del 7 giugno prossimo, ndr). Hanno studiato bene alle lezioni.

 

Mi è sembrato di vedere un gatto – Trafo

Non mancano I riferimenti agli scenari post apocalittici della serie televisiva Revolution

O mio Dio, forse lo scenario di Revoluzion forse ha iniziato ad essere reale in tutta la Turchia

 

31 Marzo 2015. Era un giorno come Revolution