La moderna Turchia sorge sulle terre che diedero vita alla culla della civiltà occidentale, l’Asia Minore. Girando in particolare per la costa occidentale è possibile trovare le tracce dei fasti di questa cultura e delle belezze che, oltre 2000 anni fa, popolavano queste terre. Smirne stessa, racconta la leggenda, diede i natali al sommo poeta Omero e nel caos dell’urbanizzazione selvaggia, si trovano ancora oggi i resti delle epoche greche e romane, durante i quali la città conobbe richezza e benessere.

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Collocato a circa 1 ora di strada a sud di Izmir, si trova Mileto. Importante porto dell’Asia Minore, fu la patria di filosofi quali Talete, Anasssimandro, Anassimene. Il sito archeologico di Mileto, nonostante la sua importanza storica, non è tra i meglio conservati e chi arriva speranzoso, ad un primo impatto, potrebbe rimanere deluso  .

Arrivando, infatti, sulla piana emerge solamente il teatro, in perfette condizioni anche se da l’idea di essere stato fortemente ristrutturato. Tuttavia, addentrandosi nel sito è possibile scoprire angoli di un fascino unico, come i bagni di Faustina o l’Agorà (le cui porte sono conservate al Pergamon Museum di Berlino).

In molti punti è evidente che la città, forse a causa del ritiro del mare che la lambiva, nel corso dei secoli è sprofondata e parte dei suoi resti sono ancora nelle profondità. Per questo, man mano che si cammina, emergono il porto, la biblioteca, il tempio di Athena e quello di Apollo.

Il sito merita di essere maggiormente valorizzato per l’importanza storica e culturale che ha avuto la città. Ad oggi è difficile raggiungerlo perchè non è servito da mezzi pubblici o servizi navetta. Un peccato, considerando che comunque Mileto è vicina ad altri siti archeologici. Speriamo nella lungimiranza del Governo Turco nel voler valorizzare questo patrimonio .