Turismo Turco Italia/ L’Italia sale la classifica nelle mete di destinazione dei Turchi passando dal sesto al quinto posto nel 2015. Un turismo che sta evolvendo e apre a nuove nicchie di mercato.

L’Italia sale nelle classifiche delle destinazioni turistiche preferite dai Turchi. Nel 2015 il Bel Paese è stato la quinta destinazione turistica rispetto alla sesta posizione del 2014. A rilevarlo è il rapporto congiunto Ambasciate/Consolati/Enit 2017 che fotografa i flussi turistici dalle diverse nazioni verso l’Italia.

L’Italia, nel 2015 si posiziona al quinto posto, dopo la Georgia, la Grecia, la Bulgaria e la Germania. I 271.064 turisti turchi che hanno scelto l’Italia rappresentano il 3,1% del totale del turismo turco in uscita nel 2015 (in aumento rispetto al 2,3% del 2014).

Nel 2015 si è registrata una crescita del 4,62% nel numero di turisti turchi che ha viaggiato all’estero rispetto al 2014. Il turismo verso l’Italia ha registrato un aumento del 38% rispetto al 2014, ben superiore a quello generale, mentre sono aumentati i turisti turchi verso Grecia (+21,3%), Bulgaria (+6,2%), Russia (+18%) e Iran (+1,2%), sono calati quelli verso Georgia (-7%), Germania (-3%) e Azerbaijan (-10%). I due Paesi che hanno registrato gli aumenti più alti sono gli Stati Uniti (+111%) e l’Olanda (+197%).

Sul totale dei turisti turchi recatisi all’estero nel 2015, 271.064 hanno scelto come destinazione l’Italia. Le mete italiane privilegiate sono ancora Venezia, Roma, Firenze e Milano. Grazie ai nuovi voli diretti da Istanbul, aumenta tuttavia anche l’interesse verso altre destinazioni come Sicilia, Toscana, Costiera Amalfitana, Bologna, Pisa, Torino, Bari e Genova.

“Gli operatori locali – si legge nel rapporto – pensano che esista un ottimo margine per la promozione di nuove località anche favorendo tour tematici, come ad esempio arte e cultura, gastronomia, agriturismo, lusso e outlet”

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Turismo Turco: Il profilo di chi viene in Italia

Il numero di turchi che si è recato all’estero nel 2015 è stato pari a 8.750.851, ovvero poco più del 11% della popolazione.

Da un punto di vista della scolarità i dati mostrano che a viaggiare maggiormente sono principalmente Laureati, diplomati e persone con licenza elementare. A viaggiare meno, sono quelli senza istruzione o con licenza media. Sul fronte economico, la maggior parte dei turchi che si recano all’estero hanno un reddito medio-alto.

Livello economico dei turchi che trascorrono le vacanze all'Estero (Fonte: Rapporto Enit 2017)
Livello economico dei turchi che trascorrono le vacanze all’Estero (Fonte: Rapporto Enit 2017)

 

Livello di istruzione dei Turchi che passano le vacanze all'estero
Livello di istruzione dei Turchi che passano le vacanze all’estero (Fonte: Rapporto Enit 2017)

Tendenzialmente viaggiano in Italia per Svago ed attività sportive e culturali (79%), ma anche per motivi di lavoro (18%). Se raffrontato con l’analisi globale delle motivazioni, è possibile notare una differenza nel comportamento. Infatti, se generalmente “Svago, attività sportive e culturali” rimane il motivo principale dei viaggi all’estero dei Turchi, questo pesa generalmente per il 40% sul totale mentre aumenta l’incidenza del motivo di lavoro (Generale: 22%; Italia: 18%) e istruzione (Generale: 5%; Italia: 2%).

Turismo Turco: motivazioni generali per i viaggi all'estero (Fonte: Rapporto Enit 2017)
Turismo Turco: motivazioni generali per i viaggi all’estero (Fonte: Rapporto Enit 2017)
urismo Turco in Italia: motivazioni per i viaggi (Fonte: Rapporto Enit 2017)
Turismo Turco in Italia: motivazioni per i viaggi (Fonte: Rapporto Enit 2017)

Quando sono all’estero,i Turchi generalmente preferiscono alloggiare in Hotel (54%) o in casa di amici/parenti (26%) ed una quota minore in casa di proprietà (9%).  Opzioni come bed&breakfast, case in affitto, motel e villaggi vacanze sono preferiti da meno del 5% del campione.

Turismo Turco: preferenze di alloggio. Dato Generale (Fonte: Rapporto Enit 2017)
Turismo Turco: preferenze di alloggio. Dato Generale (Fonte: Rapporto Enit 2017)

Turismo Turco: Opportunità e rischi per l’Italia

Il Turismo turco all’estero è generalmente in forte sviluppo, grazie anche alla crescita economica che sta mantenendo nonostante le difficoltà politiche degli ultimi anni. Questo porta ad un incremento della classe medio/alta che ha un interesse sempre maggiore a visitare mete estere.

Secondo quanto rilevato da operatori turistici locali, generalmente il turco che si reca in Italia lo fa per la prima volta attraverso tour organizzati, mentre dal secondo viaggio in poi predilige visite circoscritte a una specifica area. Questo permette di poter sfruttare la “coda lunga” dell’esperienza turistica, in particolare considerando il crescente potere d’acquisto della classe medio-alta.

Un altro margine di espansione è il settore dell’istruzione. Con oltre 16.000 studenti di lingua italiana presenti nel paese, è possibile pensare alla creazione di pacchetti volti a intercettare questo tipo di domanda, che possono essere attratti anche per altri motivi di viaggio una volta fatta l’esperienza nel paese.

Tuttavia esistono alcune criticità, legate principalmente all’accoglienza alberghiera spesso non ritenuta di livello adeguato in relazione al prezzo richiesto. Fattore ancor più critico se si considera l’appettibilità di competitor, come la Grecia che per la sua economicità viene sempre più scelta dai Turchi.

Il Rapporto evidenzia ulteriori elementi critici:

  • la scarsa differenziazione degli aeroporti di partenza, principalmente concentrati ad Istanbul che tagliano fuori aree come l’Anatolia Centrale dove si sta formando la nuova classe media del paese e la costa Egea, generalmente più interessata all’Italia come destinazione.
  • la scarsa presenza italiana, pubblica e privata, alle manifestazioni fieristiche nel settore del turismo

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