Giovanni Scognamillo "Il Turco" Italiano
“Non ho mai avuto quel sentimento coloniale che ti porta a dire “noi siamo europei”

Muore all’età di 87 anni Giovanni Scognamillo, italo-levantino tra i più eminenti intellettuali di Turchia. Di padre Italiano, anche lui levantino, e di madre Greca (ma di famiglia originaria di Genova), Scognamillo nasce a Istanbul nel 1929 e si diploma al Liceo Classico Italiano di Istanbul.

Prima di approdare al cinema, dopo il Liceo, Scognamillo ha lavorato, come libraio, arredatore, banchiere. Poi con lo zio apre una azienda di distribuzione cinematografica che dovette abbandonare con l’avvento della televisione, continuando l’altra sua grande passione, il giornalismo.

Dal 1961 collabora con il quotidiano di sinistra “Akşam” alternando il lavoro di critico cinematografico a quello di di scrittore e direttore estero di un’agenzia di produzione cinematografica finchè nell’87 una paralisi lo costrinse al pensionamento, continuando però a scrivere.

La sua produzione letteraria è quasi interamente in turco. Delle sue innumervoli opere, infatti, solo due sono state scritte in Lingua Italiana per la casa editrice Il Torchio, entrambi editi nel 1998: I misteri di Istanbul e Dracula, Mito Perenne.

Per il prediligere la lingua turca, dettata più da motivi di praticità che ideologici, Scognamillo era chiamato dalla comunità italo-levantina “Il Turco”.

“La cosa non mi offende per niente – dichiarava in una intervista del 2010-  siamo in Turchia, viviamo come i turchi, viviamo con i turchi, non ho mai avuto quel sentimento coloniale che ti porta a dire “noi siamo europei”, e dopo che lo abbiamo detto, che significato ha? […]”

Non prese mai la cittadinanza Turca sebbene “ oggi molta gente pensa che io sia cittadino turco”.